
Ci vorrebbe un posto tornare ad essere se stessi. Nudi e crudi, come appena nati. Quasi puri. Un posto per riappropiarsi della vita. Il vento soffia, non si fa ingabbiare. La vita soffia, non si può fermare. Ci vorrebbe un passaporto per l'eternità. Finché verremo ricordati saremo immortali. Lasciare qualcosa a chi verrà, che non sia solo testamento materiale, ma una direzione, una risposta alle domande importanti, un sorriso. Si, un sorriso. Quel semplice movimento dei muscoli facciali capace di risollevare una giornata, un periodo, una vita.
Michele, il protagonista del romanzo Il vento della vita scritto da Emilio Brancadoro vive una vita semplice ma piena di significato e di amore. Amore anche per se stesso. Per questo trova un posto tutto suo, "la terrazza nel cielo", dove poter affidare i suoi pensieri al vento, protagonista quanto lui di quest'opera. E i suoi pensieri, le sue sensazioni, i suoi sentimenti, li affida anche ad un quaderno, capace di attraversare il tempo e di legare tre generazioni.
Ognuno di noi avrebbe bisogno della sua terrazza nel cielo. Io e Miss Cartridge abbiamo la nostra cucina dove silenziosamente, mentre prepariamo pietanze più o meno elaborate, seguiamo il flusso dei nostri pensieri.
Vogliamo ringraziare Emilio per averci dato la possibilità di riflettere sulle cose importanti. Se volete fare o farvi un regalo per la vita, regalatevi questo libro 💝
Voto: assolutamente e affettuosamente 5 Cup Cake 🧁🧁🧁🧁🧁
Grazie di questa bellissima recensione. Hai sottolineato molti degli aspetti che sono contenuti nel romanzo, la vita che passa, il vento che soffia inesorabile, la felicità ed il dolore. Grazie di cuore
RispondiEliminaGrazie a te Emilio
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