domenica 18 aprile 2021

🎤🎤🎤 INTERVISTA A DANIELE POZZI 🎤🎤🎤


Oggi io e Miss Cartridge vogliamo parlare del nostro amico Daniele Pozzi, un ragazzo ormai "diversamente giovane" (veramente pensavamo fosse più giovane 😂), "romano de Roma", simpaticissimo e dotato di una grande creatività.

Infatti, oltre ad essere scrittore, il nostro Daniele si diletta anche con la pittura, e la libreria ODRADEK in via dei Banchi Vecchi a Roma ha deciso di ospitare una sua mostra dal dal 3 al 24 aprile (affrettatevi!!!)


Ma adesso lasciamo parlare lui 😊 Daniele, parlaci un po' di te, raccontaci chi sei...

Io sono uno di quegli esseri umani che del dormire ne sa poco, un insonne medagliato. Sono manager laureato in economia, con una tesi sul telelavoro e impatto ambientale. Attualmente gestisco alcune zone d’Italia e di tempo a disposizione, com’è facile intuire, ne rimarrebbe veramente ben poco, ma qua è entrato in gioco il jolly! Sì perché dormire a spanne tre ore a notte ha finito per trasformarsi in un’opportunità, come diceva Galilei – o se vuoi scomodiamo il buon vecchio Goethe, ma poi “diventamo intellettuali” e per carità! –. Così nelle ore di non-sonno dipingo e scrivo. Quando tutto è fermo e solo i miei pensieri si muovono all'impazzata, confusi e stremati da una stramba ispirazione, è il mio tempo migliore.

A che età hai deciso di iniziare a dipingere e chi/cosa ti ha ispirato

Mentre la scrittura è con me da sempre, la pittura è qualcosa di molto strano. È insorta all’improvviso in un certo momento della mia vita ed è immediatamente risultata fluida, naturale, come se avessi sempre dipinto, mescolato i colori in un determinato modo, sporcato i pennelli e le tele in quella maniera, oppure graffiato e inciso e disegnato così come stavo facendo. Il tempo dell’esperienza è sempre indispensabile, e accolgo tutti i valori aggiunti, ma per ora mi lascio guidare senza opporre resistenza.

Forse dipingere è così naturale per me perché non vedo le cose che ci sono fuori, ma quelle che ho dentro. Quella che rappresento è la mia irrealtà e quindi ogni quadro prende vita prima dall’anima e poi si proietta all’esterno con una potenza molto determinata, da qui le “viscere su tela” come mi sono divertito a definirle. Quando dipingo è la tela che comanda, che mi dice ciò che vuole diventare... è un processo di creazione condiviso, un mutuo soccorso insomma.

A volte cerco di forzare le forme che si compongono per piegarle alla logica razionale, ma tutto stride, è un po’ come tradire il fluido divenire naturale delle cose. Quando frequentavo un corso di disegno a Roma, molti colleghi avevano il problema di riuscire a disegnare senza un modello davanti, mentre io la trovavo un’occasione invece. E torniamo alla privazione da volgere a vantaggio, un mio meccanismo istintivo.

I meri esercizi di forma non fanno per me, la verità è nell’animo di chi opera e nel cuore di chi percepisce ciò che emerge. Le macchie di colore su tela sono ciò che la tua psiche proietta e ha bisogno di vedere, rivelando forse quello che sei, ma creare quelle figure attiene a sfere ben distanti dalla semplice interpretazione.


Raccontaci un pochino la tua mostra, cosa ci troviamo

Nella mostra a Roma nella libreria Odradek in via Banchi Vecchi 57, troverete alcuni dei dipinti più recenti. I miei lavori fantastici e futuribili, mondi possibili e fantasiosi, come la trilogia di natura viva, che è stata molto gradita per fortuna. Nei miei quadri c’è un percorso, una storia raccontata e da raccontare, il mondo ermetico e gli occhi di chi è guardato mentre guarda. Troverete paesaggi futuribili come Città che riflette, City moon, Acquario, Suspended city e altri ancora.Ci sono anche i miei libri, il calendario 2021 con i miei quadri e segnalibri a tema che ho realizzato.

Uno dei tuoi ultimi lavori letterari si intitola "Affreschi di quartiere. Magliana 7.0", che legame c'è per te tra scrittura e pittura?

Più che di legame si tratta di una fusione, una complementarietà, che si plasma di volta in volta sul comune filo del cambiamento che nasce dal progetto più che dalla prosa, dalle fondamenta.

Ad esempio, Omar dei Corvi, pubblicato nel 2019, è figlio di questo approccio che è diventato un mio stile. È un viaggio che inizia da lontano, dall’anima di bambino del protagonista per costruirsi come uomo nuovo, purificandosi. Mi sono dedicato molto alla cura del linguaggio, misto a una sorta di sali-scendi voluto che si rivolge alle verità dell’anima. C’è in questo romanzo la responsabilità etica. Una costruzione che si distacca dal bisogno di scrivere, o dalla necessità di autodeterminarsi come io scrivente. Un passaggio a una terza fase dello scrivere, quando affidi all’inchiostro di macchiare la carta con i segni della tua anima.

Diverso invece il passo di Affreschi di Quartiere, Magliana 7.0 che definisco una produzione pittorica su carta, come d il titolo stesso. Comune il messaggio di recupero della bellezza dell'umanità, ma differente la forma di espressione.

Con la pittura io ho un rapporto esplosivo, vulcanico che va oltre la semplice ispirazione momentanea o impulsiva, e Affreschi è stato come dipingere, è sgorgato spontaneo; in poco tempo è nato questo piccolo ma denso progetto. Ci siamo divertiti, con Giada Bassetti che cura i miei testi e che ringrazio, a realizzare dei videoracconti che sui social hanno avuto un ottimo riscontro.

Amo entrambi questi miei modi fare arte, mi appartengono, riescono a svuotare la mia anima prima che trabocchi.


Qual'è il tuo strumento preferito, la penna o il pennello?

Sono due dispositivi ben diversi, implicano porte per mondi a volte molto distanti, ma con molti ponti che li collegano. Li amo entrambi e non potrei abbandonare nessuno di essi sul ciglio della strada.

Quali altre passioni hai?

Nel mio "condominio interiore" i dedali sono tanti, non ho certo finito di vedere dove portano. Tengo sempre accesa la lanterna, ecco, e spero di non smettere di stupirmi.

Come diceva Mandela: "Non c'è passione nel vivere in piccolo, nel progettare una vita che è inferiore alla vita che potresti vivere".

Ricordaci ancora quando e dove possiamo vedere i tuoi lavori

Grazie alla bellissima iniziativa della libreria Odradek di Roma, è possibile visitare una mia mostra personale con alcune delle ultime opere in via dei Banchi vecchi 57, fino al 23 aprile. Per chi è di Roma è una passeggiata che consiglio, non solo per i miei quadri, ma anche per visitare la libreria zeppa di edizioni di qualità.

Per tutti gli altri trovate i miei libri Omar dei Corvi e Affreschi di quartiere. Magliana 7.0, oltre che in molte librerie di Roma, ordinabili nelle librerie d’Italia e acquistabili su tutti gli store online.

Chi mi vuole seguire o solo curiosare tra i miei lavori sono su instagram @oberon242 e su facebook @Daniele Pozzi e @Omar dei Corvi.

Colgo l’occasione per ringraziare di cuore tutte le persone che hanno collaborato con me, e sono veramente tante, chi ha avuto la curiosità di leggere le mie pagine e accogliere i miei quadri. Grazie!

Grazie a te Daniele per averci fatto compagnia ed esserti raccontato con tanta generosità (noi che ti conosciamo non avevamo dubbi 😊), io e Miss Cartridge ci auguriamo di rivederti presto, magari per parlare della tua prossima iniziativa!!!

sabato 17 aprile 2021

📌📌📌 La Lunga Prova 📌📌📌

 

Questo è il ricco e succulento menù che da ormai tre mesi ci sta offrendo La Lunga Prova, un progetto teatrale innovativo e unico nel suo genere che è riuscito a unire attori e registi da tutta Italia, ideato dal nostro amico Enrico Falconi. Io e Miss Cartridge abbiamo sposato fin dalla nascita questo progetto, coinvolgendo tutti i nostri amici che come noi amano e sentono la mancanza del Teatro ("Teatro" per noi è quel luogo sacro dove anche se sei spettatore, quando esci non sei più lo stesso. Per questo usiamo il maiuscolo!).

Ma perché La Lunga Prova? Uno spettacolo può necessitare di un numero variabili di prove, in base al testo, a cosa vuole il regista e al cast. Più è lunga la prova, più bello sarà il debutto, non solo in termini di messa in scena, ma in termini di emozione...💖

Questo progetto coinvolge 40 attori provenienti da tutta Italia e (questa è la cosa davvero straordinaria), coinvolge il pubblico che, con una piccola donazione, può partecipare attivamente alla costruzione degli spettacoli in cartellone sin dalla prima lettura. Il tutto ovviamente avviene grazie alla tecnologia, che consente di accorciare almeno un po' le distanze e di far vivere il Teatro e la sua magia.

Il pubblico in questo senso è parte attiva e preziosa. E' un pubblico attento che dispensa suggerimenti e incoraggiamenti. E' un pubblico che capisce finalmente quanto lavoro c'è dietro la costruzione di un personaggio, che vuole sapere come saranno i costumi, la scenografia e le musiche. E' un pubblico che sogna di entrare in sala e di sedersi su una poltrona di velluto rosso, che aspetta l'abbassarsi delle luci e l'apertura del sipario. E' un pubblico che la prossima volta che potrà andare a Teatro guarderà gli spettacoli con occhi nuovi.

La Lunga prova però è anche altro. Il vedersi tutti i giorni, lo stare insieme tanto tempo ha fatto sì che si creasse una grande e variegata famiglia. Ognuno entra nella casa dell'altro e insieme si sta in una casa comune. Ci si chiede "come stai? perché ieri non c'eri? tutto bene?". Ci si scambiano pensieri, riflessioni sulla vita di tutti i giorni, ricette e consigli culinari. Si sta tutti come dentro un grande camerino. C'è tanta vita che passa attraverso uno schermo, tanta umanità che diversamente, forse, non si sarebbe incontrata. Insomma: La Lunga Prova è una grande figata 🧁🧁🧁🧁🧁

Se il progetto ti piace sei ancora in tempo per partecipare, e puoi farlo attraverso questo link: https://www.produzionidalbasso.com/project/la-lunga-prova-1/

Che aspetti?





lunedì 12 aprile 2021

🌞🌞🌞 all'Aria, alla Terra, al Mare Nostro: Favole Contemporanee... 🌞🌞🌞

In queste interminabili giornate in cui non si può uscire, se non di testa, io e Miss Cartridge abbiamo voluto dedicarci a qualcosa che, nell'immaginario collettivo, è destinata solo ai bambini: le Favole!

Quelle che abbiamo scelto sono Favole speciali. Sono state scritte dal gruppo di partecipanti al corso di recitazione condotto dal nostro amico e Direttore Artistico Enrico Falconi. E le stesse sono state raccolte nel libro dal titolo (fortemente evocativo) all'Aria, alla Terra, al Mare Nostro: Favole Contemporanee...in vendita già da ieri su Amazon e il cui ricavato andrà in beneficenza.

Queste Favole sono nate in un Teatro. Sì, hai capito bene. Sono nate in un Teatro. Quel posto che, chiuso da più di un anno, continua a vivere e a volte, a sopravviverci. D'altronde, "In un Teatro succede sempre qualcosa, pure se la gente nun ce và, pure dopo la fine del mondo" (cit: Dietro la Quinta dell'Universo). 

All'attore viene chiesto di farsi portavoce dei personaggi e delle storie che interpreta. Un attore deve "citare due volte", per consentire al pubblico di capire ciò che ancora non gli è chiaro di se stesso e del proprio cuore. Un attore deve "portare la voce", per farla arrivare fino all'ultima fila della sala e anche oltre. 

Da qui nasce l'idea di scrivere queste Favole, che sono legate a doppio filo con il territorio della maremma laziale, ancorate alle sue colline selvagge, alla costa scogliosa di mare e onde, alle chiesette di quartiere, ai giardini di ombra e sole, all’aria piena di salsedine e di effluvi floreali. Piccole storie che luccicano di intensità e che portano, tatuati sulla loro pelle, frammenti d’anima di questa terra dalla storia millenaria. Una collana di quattordici pietre, ognuna con le proprie venature e sfumature di colore, pronte a infondere nel cuore del lettore il proprio carico di sogno, di ironia, di potenza e di saggia gentilezza.

Io e Miss Cartridge abbiamo passato un pomeriggio beandoci della lettura di questo libro, che ti consigliamo di cuore, se vuoi farti un regalo speciale.

Voto: 5 Cup Cake dolcissimi e meritatissimi 🧁🧁🧁🧁🧁









mercoledì 7 aprile 2021

🌹🌹🌹 Fin de Siécl - Il Ritorno di Jack 🌹🌹🌹

 

Questa Pasqua in zona rossa ha dato la possibilità a me e a Miss Cartridge di conoscere una nuova autrice, Carragh Sheridan, e di passare questi lunghi pomeriggi pieni di sole in giardino, godendo di una buona lettura!
Ci siamo dedicate a Il Ritorno di Jack, un Historical Romance a tinte gialle che abbiamo avuto in dono dall'autrice stessa in anteprima. Il libro infatti uscirà il prossimo 12 aprile e noi siamo felicissime di parlartene. 

Questo nuovo volume della saga vittoriana Fin de Siècle ha come protagonista il detective Raymond Fox, uomo razionale e con uno spiccato intuito. Doti che spesso lo hanno portato a collaborare con Scotland Yard conseguendo ottimi successi. Quasi sempre...ben sette anni addietro infatti aveva partecipato alle indagini aperte sul caso di Jack Lo Squartatore, risolto in maniera molto dubbia.
Quando, a distanza di anni, viene uccisa di nuovo una prostituta con le stesse modalità, il nostro eroe si sente chiamato in causa e riprende a indagare. Ad aiutarlo c'è una donna, diremmo quasi un'eletta, che in un mondo ancora prettamente maschilista viene apprezzata da Raymond non per la sua bellezza, ma per il suo intelletto. Miss Irene Backer è anche indipendente e con un carattere forte nonostante la sua giovane età, tutte doti che agli occhi del nostro bel detective la rendono quasi indispensabile. 
Le indagini iniziano e si svolgono nelle zone meno abbienti di Londra, in un mondo fatto di vizi ai quali i nobiluomini non vogliono sottrarsi. E tra le mille difficoltà e reticenze imposte dalla situazione, un anello di fidanzamento al dito di Irene contribuirà a scuotere e complicare il tutto...

Non vogliamo svelare altro, lasciandoti il gusto di scoprire come andrà a finire. A noi il libro è piaciuto molto, i caratteri dei personaggi sono ben delineati. Le descrizioni accurate quanto basta e l'ambientazione è quella che preferiamo. Unico consiglio all'autrice: sappiamo che Il Ritorno di Jack è uno spin-off della saga Fin de Siécle, ma secondo noi vale la pena di proseguire!!! 

Ancora grazie a Carragh Sheridan per questo giallo a tinte rosa 💕 e ricordati che noi facciamo il tifo per Raymond Fox 😻😻😻

Voto: 5 Cup Cake meritatissimi 🧁🧁🧁🧁🧁


domenica 28 marzo 2021

💖💖💖 ESSENZE LUCANE L'AMOR E LE TRADIZIONI 💖💖💖 RECENSIONE

Oggi io e Miss Cartridge vogliamo parlare di poesia. Da profane abbiamo sempre pensato che tutto nella vita potesse parlare di poesia. Ma esprimersi in versi non è cosa facile né alla portata di tutti. Ci vuole orecchio, attenzione alla scelta delle parole e soprattutto cuore. E il nostro amico Domenico Faniello ha un cuore grande, nel quale ci ha accolte più volte, facendoci fare addirittura da giurate nel suo evento poetico mensile, del quale potete trovare tutti i dettagli sulla pagina facebook La Casa del Menestrello.

Domenico ha voluto farci dono del suo libro che noi abbiamo divorato in un soffio. Questa raccolta di poesie e racconti non è solo un piacere per la mente, ma è un insieme di profumi, sapori e sentimenti che ti avvolgono verso dopo verso, parola dopo parola. 

L'amore e l'orgoglio, il senso di appartenenza, la voglia di fare davvero delle azioni per divulgare e tenere vive le tradizioni e la cultura popolare, ci hanno scaldato il cuore. Da questo libro abbiamo avuto conferma (semmai ce ne fosse stato bisogno) che la poesia può essere veicolo di conoscenza delle realtà e della bellezza del territorio. Si parte dai paesaggi e dai tramonti che ispirano alla storia dei paesi, quelli che un tempo furono lasciati per andare a cercare fortuna e che oggi sono stati rivalutati. Si fanno delle meravigliose passeggiate "Tra i vicoli del paese" e lì, si sentono i rumori degli artigiani che lavorano, delle massaie che fanno le faccende, i profumi delle pietanze, e si odono le voci dei bambini che ancora hanno il privilegio di poter giocare per strada.

Si parla del Natale e delle tradizioni locali, ma anche di storie di inclusione dove, persone venute da posti lontani sono state accolte come in un abbraccio. 

E ancora, c'è la vendemmia, la lavorazione del grano e dell'olio, i nonni che ci guardano e ci raccontano storie, bambini incantati che ascoltano, donne e uomini che lavorano e sperano in un futuro migliore. Che poi, sperare in un futuro migliore, è quello che tutti noi stiamo facendo in questo periodo in cui le cose semplici che davamo per scontate ci mancano come l'aria.

Vi consigliamo caldamente la lettura di questo libro ricordandovi che le cose semplici sono le più belle 💖

Voto: 5 Cup Cake e un grande abbraccio 🧁🧁🧁🧁🧁


sabato 26 dicembre 2020

🌞🌞🌞 Un nuovo inizio...🌞🌞🌞

 

Non è mai facile iniziare un nuovo lavoro. Soprattutto se la storia che scrivi non è la tua. Soprattutto se qualcuno ti affida la sua storia. Scrivere per qualcun altro significa entrare nella sua vita, e io sono abituata a farlo con rispetto e in punta di piedi.

E' difficile essere sicuri di riuscire a scrivere tutto il sentito, tutto il vissuto. Vorrei sempre avere delle certezze in tutto quello che faccio. Ma anche quando non le ho vado avanti lo stesso. Seguendo ciò che mi dice il cuore. E' questa la mia forza.

Miss Cartridge è stata la prima ad affidarmi la sua storia. Si è fidata di me, mi è stata vicina, ha gioito quando ho scritto la parola fine. E soprattutto non l'ho delusa.

Oggi ho iniziato a scrivere una cosa per un'amica molto speciale. E' la mia seconda volta, le altre volte ho scritto sempre per me. La mia insicurezza fa riaffiorare la paura di poterla deludere, ma nel cuore ho la certezza che questo non succederà. Spero di riuscire a dire tutto quello che lei vorrebbe dire con la giusta delicatezza, con il giusto modo. 

Non è mai facile iniziare un nuovo lavoro, mettere insieme le idee, creare un ordine che mai rispetterò. Ma ogni volta inizio. E ogni volta che inizio porto il mio compito a termine. 

Ci vuole coraggio e soprattutto cuore. 

Ce la farò anche stavolta...stay tuned 😎😎😎


🎄 🎄 🎄 Recensione: Il VENTO DELLA VITA 🎄 🎄 🎄

Ci vorrebbe un tempo per fermarsi, per ristabilire valori e priorità. Ci vorrebbe un tempo per mettere da parte il superfluo e pensare all'essenziale. Bisognerebbe tornare a sentire la fatica e lo sforzo per raggiungere qualcosa di bello. Sentire solo gli elementi: acqua, terra, fuoco e aria. Ogni volta che questa vita sempre più liquida e frenetica ci travolge si dovrebbe ripartire da qui. Questa vita che non passa, ma "soffia". Come il vento. Un vento che semina costantemente e che ci consente di raccogliere sentimenti e emozioni che danno frutto. E come in un circolo virtuoso la vita continua a soffiare, e se si è seminato bene, ti concede di raccogliere il bello e il buono.

Ci vorrebbe un posto tornare ad essere se stessi. Nudi e crudi, come appena nati. Quasi puri. Un posto per riappropiarsi della vita. Il vento soffia, non si fa ingabbiare. La vita soffia, non si può fermare. Ci vorrebbe un passaporto per l'eternità. Finché verremo ricordati saremo immortali. Lasciare qualcosa a chi verrà, che non sia solo testamento materiale, ma una direzione, una risposta alle domande importanti, un sorriso. Si, un sorriso. Quel semplice movimento dei muscoli facciali capace di risollevare una giornata, un periodo, una vita.

Michele, il protagonista del romanzo Il vento della vita scritto da Emilio Brancadoro vive una vita semplice ma piena di significato e di amore. Amore anche per se stesso. Per questo trova un posto tutto suo, "la terrazza nel cielo", dove poter affidare i suoi pensieri al vento, protagonista quanto lui di quest'opera. E i suoi pensieri, le sue sensazioni, i suoi sentimenti, li affida anche ad un quaderno, capace di attraversare il tempo e di legare tre generazioni.

Ognuno di noi avrebbe bisogno della sua terrazza nel cielo. Io e Miss Cartridge abbiamo la nostra cucina dove silenziosamente, mentre prepariamo pietanze più o meno elaborate, seguiamo il flusso dei nostri pensieri.

Vogliamo ringraziare Emilio per averci dato la possibilità di riflettere sulle cose importanti. Se volete fare o farvi un regalo per la vita, regalatevi questo libro 💝

Voto: assolutamente e affettuosamente 5 Cup Cake 🧁🧁🧁🧁🧁


🎤🎤🎤 INTERVISTA A DANIELE POZZI 🎤🎤🎤

Oggi io e Miss Cartridge vogliamo parlare del nostro amico Daniele Pozzi, un ragazzo ormai "diversamente giovane" (veramente pensa...