lunedì 14 dicembre 2020

💣💣💣Stanza numero 7 - RECENSIONE💣💣💣

Io e Miss Cartridge abbiamo deciso da qualche tempo di fare un esercizio di lettura: scegliamo lo stesso libro, lo leggiamo e poi ci scambiamo opinioni e impressioni. Abbiamo voluto iniziare le danze con  Stanza numero 7, edito dalla Brè Edizioni. L'opera appartiene al genere noir-erotico-psicologico ed è stata scritta a quattro mani da Cinzia Riccitelli e Monia Morganti. Tengo a precisare che seppur amando altri generi, io e Miss Cartridge siamo lettrici onnivore, e questo romanzo ha colpito molto la nostra attenzione.

"Quanto può sopportare un’anima prima di cedere, prima di implodere e accettare ciò che forse è sempre stata? Minerva è una donna sola, dolce, dal passato affatto semplice e dal futuro estremamente incerto. In balìa di sentimenti contrastanti dopo essere stata tradita dal suo unico grande amore, sembra a un passo dal crollare, pronta a precipitare in una spirale di depressione che pare non avere fondo. Eppure Minerva ha un’arma, potente e indistruttibile: la forza. Di rimettersi in gioco e vivere. Aphrodite, al contrario, è una donna che in quella spirale ci è caduta fin da bambina, vittima inconsapevole di abusi mai confessati, interiorizzati e vissuti in un dualismo mediante cui ora, ragazza fuori e adulta dentro, tenta di assecondare la propria natura senza falsi perbenismi, guidata solo dalle proprie pulsioni. Per mettersi in gioco e vivere."

La riflessioni nate da questa lettura sono state molte. La scrittura del libro è fluida e i caratteri delle due donne ben distinti e delineati. Sembra proprio che stiano parlando a te. Il linguaggio è sicuramente diretto, nudo e crudo. Le esperienze descritte sono in alcuni casi estreme ma al tempo stesso tristemente realistiche. Ci vuole coraggio a descrivere la vita, soprattutto se questa non è tutta rose e fiori come vorremmo, e le due autrici di coraggio ne hanno da vendere. Le situazioni trattate fanno riflettere perché ogni donna, potrebbe trovarsi un giorno ad affrontarle. Il testo non giudica, semplicemente racconta. E forse è giusto ogni tanto frenare il giudizio. Perché ognuno la sua vita la vive meglio che può, esattamente come hanno fatto Minerva e Aphrodite.

Ovviamente i colpi di scena non mancano, non ultimo il fatto che le due donne intrecceranno le loro vite proprio grazie alla Stanza numero 7. Forse perché sono anime affini, così come crediamo siano le due autrici, Cinzia e Monia. Perché l'atto di scrivere viene dall'anima, quando si scrive ci si "regala" al lettore, e Cinzia e Monia ci hanno fatto un regalo prezioso.

Voto: nonostante le due autrici siano state delle grandissime monelle lasciandoci con l'acquolina in bocca in attesa del sequel, io e Miss Cartridge vogliamo premiarle con 5 Cup Cake 🧁🧁🧁🧁🧁





1 commento:

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